mercoledì 15 dicembre 2010

Luca Mascaro - un futuro di servizi vicini alla tua vita

Nella storia dell'uomo i pensatori e i progettisti hanno sempre cercato di intravvedere e definire il futuro attraverso racconti, sogni e visioni che il più delle volte non si sono rivelate realistiche nel breve termine ma più in uno spazio di qualche anno o decennio.

Questo piccolo preambolo mi serve per sottolineare che quanto sto per andare a scrivere su queste pagine da progettista probabilmente non sarà ciò che si concretizzerà in massa nel 2011 ma piuttosto sarà un fenomeno che terrà occupata la mente di molte menti nel mondo intero.

Dire cosa avverrà nel 2011 è abbastanza facile in quanto le tendenze di innovazione negli ultimi tre anni sono state abbastanza lineari: si parlerà sempre più di mobilità, sempre più di life streaming e di un parallelismo sincrono tra la vita reale e la vita virtuale; cose che oramai conosciamo e viviamo quotidianamente.

È da queste ovvietà che voglio partire per dire cosa invece sta iniziando a girare sempre più nella mente degli ideatori e dei progettisti con cui mi confronto quotidianamente vale a dire la realizzazione di un concetto molto semplice: avvicinare i prodotti e i servizi digitali ad un piano fisico per migliorare la vita quoditiana delle persone attraverso una serie di esperienza aumentate.

La domanda ora è chiaramente: di cosa stiamo parlando concretamente?

I prodotti e i servizi digitali (in particolare questi ultimi) negli ultimi anni dopo aver corso lungo i concetti della socialità hanno scoperto la possibilità di prendere una connotazione geografica per cui, specialmente in mobilità, si è iniziato a posizionare l'utilizzo dei servizi presso un luogo (per capirci: dalle news locali all'elenco dei tuoi amici nei dintorni) e questo lo vediamo quotidianamente nelle applicazioni installate nei nostri cellulari.

Chi però nello scorso biennio si è occupato di definizione di servizi si è reso conto di un fattore ulteriore alla sola localizzazione spaziale vale a dire la localizzazione temporale. Oggi siamo capaci di sapere chi usa un determinato servizio, in un determinato luogo, in un determinato tempo (un po' come per il concetto degli spime di Sterling) il che di conseguenza ci permettere di assumere in quale contesto di vita una persona si muove.

Questo in termini pratici ha permesso la concretizzazione dei servizi locali e iperlocali come Yelp che all'ora di pranzo in un certo luogo ti possono suggerire automaticamente un ristorante vicino con posti liberi ed il suo menù del giorno (che probabilmente sarà allineato ai tuoi gusti).

Così, i servizi iniziano già oggi ad essere uno strumento che ci migliora e ci semplifica le piccole cose che facciamo nella nostra vita, dandoci un ritorno di valore reale e riportandoci a scoprire un mondo fisico che vale sicuramente la pena di essere scoperto e esplorato.

Questa realtà si concretizzerà sempre più nel 2011 ma c'è chi, come me, pensa già di andare oltre.

Infatti oggi questo sistema funziona perchè un'utente scopre il servizio, si interessa, lo sceglie, lo adotta e attivamente si interessa all'uso (ad esempio il fare check-in su foursquare); ma il passo successivo che si stà immaginando sarà una totale trasparenza nell'adozione attraverso la fisicizzazione dei servizi attraverso gli oggetti connessi e la loro integrazione con l'architettura degli edifici e la strutturazione delle città.

In Giappone infatti città come Tokyo stanno strutturando delle logiche di servizi digitali urbani (ad esempio all'interno della metropolitana JR) che aumentino l'esperienza quotidiana migliorandola o ancora si stanno edificando strutture con una altissima densità di connessioni digitali e sensori di input/output che permetteranno ai progettisti di concepire servizi nativamente integrati all'interno degli spazi vivibili.

Insomma, sicuramente nel futuro 2011 saremo in mobilità, probabilmente ci muoveremo su prodotti e servizi con scopi sempre più locali, ma parleremo di come cambieranno le nostre città quando il mondo digitale e il mondo fisico saranno sovrapposti creando delle città sensibili.

Nessun commento:

Posta un commento