sabato 11 dicembre 2010

Jacopo Famularo - Smarphones: passato e presente... e futuro?


Musica, schermi High Definition, film, fotografie ad alta densità di pixel e videogames: chi se lo sarebbe mai aspettato?

A questo punto ci si potrebbe chiedere se siano ancora capaci di telefonare...

Brevemente si potrebbe ricondurre la storia dei nostri fidi e inseparabili telefoni cellulari partendo dal loro boom, attorno alla fine degli anni ’90, quando iniziarono ad essere presenti nelle tasche dei più, facendo scemare l’idea che li rendeva accessibili solo ai business men.

Insomma, verso gli inizi del XXI secolo, il mondo della telefonia, piccole eccezioni a parte, era ancora in una forma fetale che, a distanza di pochi anni avrebbe dato vita ad una vera e propria egemonia di mercato.


Se dunque molti di noi conoscono pochi dei centinaia di dispositivi disponibili oggi sui banchi espositori dei vari centri commerciali, non molto più di dieci anni fa i più possedevano lo stesso telefono o comunque un modello che non distava molto dal primo e che assumeva una forma molto caratteristica, tanto da farlo soprannominare, tra i più giovani, il “mattone”.

Se però in quel momento molti possedevano lo stesso telefono per questioni di scarsità di scelta, non si può dire lo stesso per quanto riguarda l’amatissimo Nokia 3310!

Ebbene, esso fu uno dei dispositivi più venduti al mondo, sia per il prezzo abbastanza accessibile, sia per la semplicità d’uso e L’ESPERIENZA UTENTE che regalava.

Innovativo, semplice, simpatico, esteticamente bello e anche utilizzabile per svagarsi, il Nokia 3310 fu il primo telefono veramente innovativo, con i suoi testi sms, la sveglia e i servizi operatore, e, perchè no, uno schermo veramente ampio per gli standard del tempo.

Il fratello minore di questo dispositivo implementò inoltre la navigazione Wap, dando la possibilità agli utenti, di poter navigare in versioni adattare dei siti Web direttamente dal proprio telefonino.


A mio modesto parere, poi, le evoluzioni più importanti hanno trovato sempre luogo nella casa finlandese, dove appunto furono introdotti schermi a colori, tastiere slide, fotocamere “prestanti”, ma soprattutto Symbian OS!

Lui fu il vero protagonista degli anni compresi tra il 2002 e il 2007!

Questo sistema operativo fu implementato nel dispositivi Nokia ancora prima dell’acquisizione della Symbian da parte della società e donò un notevole vantaggio alla casa rispetto alla concorrenza, che ancora montava sistemi operativi semplici e poco prestanti.

Con il nuovo Symbian, invece, si poteva navigare sul Wap con un’interfaccia gradevole, si potevano scorrere foto e video girati con il proprio telefono in modo molto gradevole, con una specie di Cover Flow e si potevano installare sul proprio dispositivo applicazioni di terzi.

Questa fu la nascita del telefono cellulare per come lo intendiamo noi oggi: un dispositivo mobile grazie al quale possiamo dimenticare agende, appunti, postit e altro a favore della comodità di qualche click!


Parallelamente, però, solo poche altre case cercavano di ostacolare il monopolio Nokia, che con la s60 prima e la N Series poi, guadagnava terreno su tutte le altre case contendenti: Blackberry e Palm.

Esse montavano già dei sistemi operativi più avanzati rispetto agli altri e, nel particolare, Palm montava una versione di Windows creata ad hoc: Windows Mobile!

Se però gli innumerevoli modelli di telefoni continuavano a susseguirsi, si arrivò, attorno alla fine del 2006 ad un periodo di stallo, durante il quale il mercato non sapeva più bene cosa proporre: ormai era stata implementata la videochiamata, si poteva vedere la televisione e si potevano scrivere email, nonchè navigare con una certa comodità sul web.


Così, a giugno del 2007 fece il suo ingresso sul mercato statunitense colui che sembra aver cambiato le sorti della telefonia: iPhone!

Sebbene le sue caratteristiche fossero molto discutibili (io stesso ero scettico riguardo a quello che poi sarebbe diventato il sostituto del mio fido Nokia n95), negli Stati Uniti ci fu un vero boom per il nuovo arrivato in casa Apple!

E’ iniziata una vera tendenza, che ha causato la nascita di veri e propri business paralleli al prodotto!

iPhone, inizialmente disponibile solo negli USA, fu dopo poco sbloccato da un hacker italiano, volenteroso di possedere un telefono marchiato dalla casa di Cupertino. Questo piccolo e insignificante dettaglio fu l’inizio di un circolo vizioso che ancora oggi spinge decine di hacker nella loro lotta contro la “chiusura” di iOS.

Dicevamo che, sebbene le caratteristiche di iPhone fossero discutibili, fu proprio il sistema operativo che esso montava a renderlo uno dei prodotti più amati al mondo!

In questo scarno antenato del famoso iOS 4, erano presenti poche applicazioni, non se ne potevano installare altre oltre a quelle presenti di default e il dispositivo era (teoricamente) utilizzabile solo negli Stati Uniti. Un bel problema per Apple! Se non fosse che appunto, hacker molto in gamba, diedero vita ad un vero e proprio AppStore chiamato Installer!

Installer era in sostanza un piccolo programmino che era possibile installare tramite il jailbreak, ovvero la modifica di alcuni file di sistema che rendeva possibile l’installazione di applicazioni di terzi su quello che era un prodotto destinato quasi ed esclusivamente a imprenditori e affaristi.

Invece Installer prima e Cydia poi (dal firmware 2.0) diedero la possibilità, tramite dei piccoli tools, alla gente di personalizzare il proprio iPhone come desideravano: sbloccando il bluetooth, rendendo possibile la registrazione di video su iPhone 2G, ecc.

Così nel giugno 2008 Apple presentò il nuovo iPhone 3G, con modulo 3G, assente nel primo modello, e AppStore, l’innovazione dell’anno che introdusse la possibilità di creare applicazioni e giochi da poter rivendere in questo mercato elettronico.


Facciamo però un passo indietro: a fine 2007 fu presentato un altro grande sistema operativo per telefonia mobile: Android!

Questo OS, presentato da Google, fu inizialmente sviluppato da una casa, per l’appunto Android Inc., in seguito acquisita da Google stessa.

Il nuovo sistema operativo mobile di Google, a differenza di quello di Apple, è però presente in molti dispositivi, di marche e caratteristiche differenti, il che fa dubitare molti delle sue capacità, paragonandolo al sistema operativo Windows di Microsoft.

Se dunque Android inizialmente non sembrava offrire grandi possibilità, così come quello che poi assumerà il nome di iOS, ecco che con l’avvento di Froyo, la versione 2.0, esso sembra aver raggiunto una maturità simile a quella di iOS 2.x.

A favore di Android sicuramente troviamo la libertà: una caratteristica a cui qualcuno proprio non sa rinunciare! Questo sistema operativo rende possibile all’incirca quello che vogliamo: quello che basta fare è sviluppare un’applicazione apposita o un tool per rendere realtà la nostra idea.

Il vero boom di Android è dunque avvenuto nel corso del 2009 e nel 2010, quando è stato implementato anche in tablet del calibro del Samsung Galaxy Tab, un sensazionale Tablet da 7” che permette di telefonare, ascoltare musica, scattare foto e molto altro, tutto in un solo dispositivo.


Se però per Android e iOS sembra andare tutto così bene, dall’avvento di iPhone, Symbian ha visto calare le sue quote poichè i sistemi operativi creati per i dispositivi Nokia avevano perso l’intuitività e la semplicità di un tempo.

Lo stesso è accaduto per Windows Mobile, trascurato a causa nel più innovativo e migliore Android, che con la versione Gingerbread (3.0) sembra imporre ancora più fiducia in quelle case che vogliono adottarlo come sistema operativo.

Microsoft non si è però data per persa e sta portando avanti un nuovo progetto, che ha visto il lancio sul mercato del nuovo Windows Phone 7, con grafica completamente rinnovata e che punta molto al design.

Devo dire che sinceramente non trovo, però, questo sistema operativo molto intuitivo e facile quanto Android e l’ormai amatissimo iOS, nella sua versione 4.x.


Mettendo a confronto questi sistemi operativi mobili, si notano lacune e pregi in ognuno: chi necessita della funzione copia/incolla, chi presume che qualcuno necessiti di imporre meno regole sull’accettazione delle applicazioni nel proprio store, e chi, invece, deve semplicemente cercare una caratteristica propria caratterizzante (scusate il gioco di parole).

Sono però presenti tutti i presupposti per un futuro durante il quale il telefono cellulare, e lo smartphone in particolare, non sarà più semplicemente uno strumento dedito alla semplice telefonata, bensì un compagno che, tramite servizi quali il cloud computing, sistemi operativi avanzati e un tocco di innovazione, tenderà ad essere sempre più indispensabile in un mondo nel quale tutto spinge verso internet e verso la condivisione veloce.

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